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Rafaele La Capria

Dopo essersi laureato in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Napoli Federico II nel 1947 e dopo aver soggiornato in Francia, Inghilterra e Stati Uniti, nel 1950 si trasferì a Roma. Nel 1957 frequentò ad Harvard l'International Seminar of Literature.

Collaborò alle pagine culturali del Corriere della Sera. Dal 1990 fu condirettore della rivista letteraria Nuovi Argomenti. Fu autore di radiodrammi per la Rai, nonché co-sceneggiatore di molti film di Francesco Rosi, tra i quali Le mani sulla città (1963) e Uomini contro (1970); inoltre collaborò con Lina Wertmüller alla sceneggiatura del film Ferdinando e Carolina.

Nel 1961 vinse il Premio Strega per Ferito a morte. Nel settembre del 2001 ricevette il Premio Campiello alla carriera e nel 2002 gli viene assegnato il Premio Chiara, sempre alla carriera.Nel 2005 vinse il Premio Viareggio per la raccolta L'estro quotidiano. Nel 2011 gli è stato assegnato il premio Alabarda d'oro alla carriera per la letteratura; nel 2012 il Premio Brancati.

Nel 1966 sposò l'attrice Ilaria Occhini, morta nel 2019, da cui ebbe la figlia Alexandra.

A lui è parzialmente ispirato il personaggio Jep Gambardella del film La grande bellezza di Paolo Sorrentino.

È morto a Roma il 26 giugno 2022, all'età di 99 anni.


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