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George Lucas
George Walton Lucas Jr. (Modesto, 14 maggio 1944) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e montatore statunitense.
È stato proprietario di una holding del cinema, la Lucasfilm, e anche un importante imprenditore nell'ambito dei giocattoli e dei videogiochi. È il creatore delle saghe cinematografiche di Guerre stellari e Indiana Jones e ha scritto e diretto i film cult L'uomo che fuggì dal futuro (rielaborazione di un progetto presentato per la sua tesi di laurea) e American Graffiti.
Candidato quattro volte ai Premi Oscar (nel 1973 come miglior regista e per la miglior sceneggiatura originale per American Graffiti, e nelle stesse categorie, cinque anni dopo, per Star Wars: Episodio IV - Una nuova speranza, allora noto semplicemente come Star Wars), è stato insignito dell'Oscar alla memoria Irving G. Thalberg nel 1992. Per Una nuova speranza ha vinto il premio al miglior film agli Evening Standard British Film Awards del 1978 e due Saturn Awards nello stesso anno (miglior regia e miglior sceneggiatura originale); per il suo secondo seguito, Il ritorno dello Jedi, ha vinto lo Hugo Award per la miglior rappresentazione drammatica nel 1983, bissando il successo nel 1990 per Indiana Jones e l'ultima crociata. Ha vinto inoltre un Empire Award per il miglior Sci-Fi/Fantasy nel 2005 grazie a Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith e gli è stato assegnato il Razzie Award alla peggior sceneggiatura per Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni nel 2002.
George Lucas è generalmente considerato il creatore del cinema moderno, avendo fondato la Industrial Light & Magic, attualmente una delle più famose ed importanti aziende nel campo degli effetti speciali digitali. Egli fu infatti un componente dei movie brats, movimento che contribuì alla nascita della Nuova Hollywood degli anni settanta.
Lucas ha spesso affidato ad altri, Spielberg in primis, il compito di portare sullo schermo le sue creazioni, dedicandosi, per la maggior parte del tempo, a lavorare dietro le quinte a storie e personaggi, a mondi paralleli e credibili, a ecosistemi in cui i protagonisti potessero vivere come persone reali.