Categoria: Narrativa
Editore: Garzanti
Pagine: 254
ISBN: 9788811739548
DOI: L138
Anno: 1980
Note: Donne. Ruolo sociale nei paesi arabi

Stato prestito: Disponibile

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Recensione

Scritto da Corrado Palmiero

«Harem», in arabo, significa «luogo proibito, sacro» e per estensione «santuario», La donna è sacra, inviolabile, e per questo «harem» si chiama la zona riservata a lei. Il titolo del libro di Vittoria Alliata va dunque letto non in senso provocatorio, ma filologico. Ne sono protagoniste le donne, sceicche, beduine, contadine e teologhe, latifondiste e schiave. Sono queste donne a introdurre l'autrice nel loro mondo inviolato, a farsi interpreti di una verità che rimane preclusa alla maggior parte degli occidentali, fuorviati da pregiudizi culturali. Quello che poteva essere il viaggio di una giovane studiosa in Oriente diventa un itinerario di vita attraverso le vicende storiche e politiche del popolo arabo. Harem non raccoglie soltanto memorie di viaggio intervallate da vertiginose scorribande nel passato prossimo e remoto, ma fornisce una chiave di lettura della realtà del mondo arabo, un mondo visitato e vissuto da
Vittoria Alliata per più di un decennio. Ne esce un racconto stilisticamente vivacissimo, che si legge d'un fiato e che ci fa anche conoscere da vicino alcuni protagonisti di una zona cruciale del mondo, intervistati con meravigliosa naturalezza. Ci imbattiamo così in Yasser Arafat e in Kamal Jumblatt, in ministri, emiri, sceicchi, saggi, filosofi, tratteggiati tutti con rapide e sapienti pennellate degne di uno scrittore di consumata abilità. Alla fine, oltre ad avere un'immagine ben diversa della donna araba («La donna di ogni ceto sociale, nei paesi islamici, dispone in assoluta autonomia dei propri beni patrimoniali. E poiché anche in Arabia il denaro è potere, non è esagerato sostenere che le donne detengono di fatto il 50% del potere economico del paese. Lo esercitano direttamente, come mercantesse, speculatrici fondiarie, finanziere, o tramite agenti che operano per conto loro sia in patria che all'estero»), scopriamo di esserci divertiti e anche emozionati a un racconto scritto quasi per sfida, con quella leggerezza di tocco cui si giunge soltanto dopo aver accumulato e filtrato esperienze profonde. Vittoria Alliata ha iniziato i suoi studi di arabo a Roma nel 1966. Da allora ha compiuto lunghi soggiorni in Medio Oriente, pubblicando articoli e reportage fotografici. Il suo primo libro, inDigest, è uscito nel 1973.