Editoriale del numero di Limes 7/24, Il mondo cambia l'Ucraina.
La ricostruzione, come la corruzione, passa per le Regioni
Appendice all'editoriale "La guerra vista dalla pace" di Limes 7/24, Il mondo cambia l'Ucraina.
di Giuseppe De Ruvo
QUANTO, DOVE, CHI. IL REBUS DELLA RICOSTRUZIONE
Riedificare l’Ucraina è l’impresa europea più grande dal Piano Marshall. A conflitto ancora in corso già emergono i dilemmi territoriali, finanziari, istituzionali e politici della sfida. Con il sequestro delle riserve russe rischiamo l’autogol.
di Fabrizio Maronta
‘La patria che vorrei’
Conversazione con Jaroslav Hrycak, storico ucraino.
a cura di Simona Merlo
L’UCRAINA PERDE UCRAINI
I destini dello Stato aggredito e quello dei suoi cittadini tendono a divaricarsi. Probabile che nel dopoguerra la ricostruzione non possa contare su molti milioni di compatrioti rifugiati all’estero. La crisi degli oligarchi, il potere del presidente e le manovre di palazzo.
di Fulvio Scaglione
‘Stiamo diventando uno Stato guarnigione’
Conversazione con Mikhail Minakov.
a cura di Fulvio Scaglione
RIEDIFICARE L’UCRAINA PER SALVARE L’OCCIDENTE
La furia devastatrice della Russia ha lo scopo di cancellare le peculiarità storiche e culturali del territorio ucraino. La guerra è uno scontro tra Est e Ovest, passato e futuro. La ‘cotoletta alla Kyiv’ e il culto di Gengis Khan. Perché il mio paese rifiorirà.
di Oxana Pachlovska
C’ERA UNA VOLTA LA RUS’ DI KYIV
Uno sguardo alle basi storico-geografiche dell’integrazione europea dell’Ucraina. Le origini medievali del nostro Stato e i loro riflessi nelle chansons de geste. Le falsificazioni russe. La decisiva figura di Volodymyr il Grande. Quando Cimarosa ne musicò il dramma.
di Olena Ponomareva
‘La nazione dispersa’
Conversazione con Volodymyr Iščenko, ricercatore all’Istituto per gli studi sull’Europa orientale della Freie Universität Berlin.
a cura di Orietta Moscatelli
‘Se sarò eletto, tratteremo con Putin’
Conversazione con Oleksij Arestovyč, politico, analista ed ex consigliere del capo dell’Ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj.
a cura di Orietta Moscatelli
IL BUIO OLTRE LA GUERRA
Il costo provvisorio della ricostruzione si aggira sui 500 miliardi di dollari. Chi e come li garantirà all’Ucraina? La questione delle armi disperse. I vantaggi per l’industria bellica americana. I vecchi oligarchi hanno perso. A Kiev la partita per il potere è già cominciata.
di Alessandro Cassieri
L’UCRAINA SENZA NATO SECONDO PUTIN
Falliti gli obiettivi iniziali, il Cremlino punta sulla neutralizzazione di Kiev. La flessibilità sui territori annessi deriva anche dai costi della ricostruzione. La tecnica del gemellaggio. I tesori del Donbas. La tregua è possibile.
di Orietta Moscatelli
LA RUSSIA DEVE LIQUIDARE IL BUCO NERO UCRAINO
Lo scontro russo-occidentale è ormai fra credo opposti: o si vince o si perde. Putin non ha ancora raggiunto i suoi scopi in Ucraina, che anzi è diventata una voragine geopolitica. Per non esserne inghiottita, Mosca deve assicurarsi almeno la Novorossija.
di Vitalij Tret'jakov
L’UCRAINA DOPO L’UCRAINA
Per Mosca il conflitto in corso trascende Kiev, investendo il deterioramento delle relazioni con l’Occidente. Un’Europa inane si è consegnata all’eterodirezione degli Usa, mentre lo Stato ucraino rischia il default. La Russia chiede garanzie.
di Dmitrij Oficerov-Bel’Skij
ILLUSIONI PERDUTE. L’OCCIDENTE AL BIVIO DELLA STORIA
La rimozione della realtà porta l’America e gli alleati europei a dover scegliere fra guerra totale e negoziato al ribasso. L’Ucraina devastata paga un prezzo immenso. Ripercorriamo la marcia verso l’assurdo tramite i documenti americani appena declassificati.
di John Florio
Come Kiev finì in guerra
Appendice dell'articolo "Illusioni perdute. L'Occidente al bivio della storia" in Limes 7/24, Il mondo cambia l'Ucraina.
di John Florio
‘La lezione di Kennan: capire la Russia per negoziarci’
Conversazione con Frank Costigliola, storico.
a cura di Federico Petroni, Giacomo Mariotto
IL CUSCINETTO UCRAINO SECONDO L’AMERICA
Se la Russia vince, divide l’Europa e distrae gli Stati Uniti dall’Asia. Kiev accetti una definizione limitata di vittoria: perderà territori (solo di fatto) in cambio di armi, sovranità e prosperità, ma senza la Nato. La ricostruzione èaffare degli europei.
di Jakub Grygiel
LA VITTORIA SECONDO PECHINO
La Cina si attrezza a congelare la guerra russo-ucraina quale precondizione di un’Eurasia che veda gli Usa depotenziati e la Russia subordinata. L’Europa come sbocco delle tecnologie cinesi. L’Asia centrale è il nuovo cortile di casa.
di Giorgio Cuscito
ESISTE L’ASSE MOSCA-PECHINO-P’YŎNGYANG?
I tre paesi sono uniti dall’esigenza di contrastare gli Usa ma separati da tensioni storiche e prospettive securitarie. Più che intese strategiche, concludono scambi bilaterali. Il diverso sostegno cinese e nordcoreano alla guerra d’Ucraina.
di Nicola Cristadoro
MACHIAVELLI A HELSINKI. AMPUTARE L’UCRAINA PER CONTENERE LA RUSSIA
Per la Finlandia gli ucraini devono barattare alcuni territori occupati con sicurezza e sovranità. L’economia russa dipende dalla guerra: congelando il conflitto finirebbe in crisi, restituendo deterrenza alla Nato. Ma l’America non sembra capirlo.
di Giuseppe De Ruvo
SENZA UN’UCRAINA LIBERA VARSAVIA VEDE GIÀ LA RUSSIA DENTRO CASA
La Polonia non esclude tregue negoziate, purché non certifichino una vittoria russa foriera di nuove aggressioni. Ciò implica sostenere Kiev finché sanzioni e isolamento non palesino le difficoltà del Cremlino. Trump o meno, l’Europa deve attrezzarsi a difendersi.
di Łukasz Maślanka
KIEV DEVE VINCERE PER SÉ E PER NOI
La mutilazione permanente di sovranità e territori ucraini sarebbe un vulnus per l’Europa, un colpo all’ordine mondiale e un precedente esiziale. La guerra come sintomo dell’eterna questione russa. Per una nuova cultura della sicurezza europea.
di Fredrik Löjdquist
‘LA VIA UNGHERESE ALLA PACE’
Conversazione con Márton Ugrósdy, vicesegretario di Stato ungherese.
a cura di Fabrizio Agnocchetti
GLI USA FUORI DAI PIEDI. ECCO L’OBIETTIVO FINALE DELLA GEOPOLITICA TURCA
Ankara considera la guerra un’occasione per contare di più. Resta nella Nato per logorare l’America da dentro. Aiuta Mosca senza abiurare il Mar Nero. Vede all’orizzonte la minaccia di un’intesa sino-americana. Intanto Erdoğan è pronto a riabbracciare al-Asad.
di Daniele Santoro
UCRAINA E MOLDOVA ALLARGANO INSIEME IL BUCO NERO BALCANICO
La guerra ucraina si sta saldando alle contese fra Mar Nero, Danubio e Trieste. L’incubo del voto moldovo in ottobre: la secessione di Transnistria e Gagauzia potrebbe far saltare qualsiasi cessate-il-fuoco fra Kiev e Mosca. Doppi giochi serbi e autogol kosovari.
di Laris Gaiser
‘Il Mar Nero è come il taschino dei blue jeans. Non serve’
Conversazione con Dan Dungaciu, professore di Sociologia all’Università di Bucarest e decano dell’Istituto di Scienze politiche e Relazioni internazionali dell’Accademia Romena.
a cura di Mirko Mussetti
L’EQUILIBRISMO DI TBILISI TRA MOSCA, PECHINO E KIEV
Nonostante la guerra, tra Georgia e Ucraina non c’è unità d’intenti. Il paese caucasico guarda alla Cina per slegarsi da Russia e Occidente. Ma l’intreccio dei corridoi geoeconomici può trasformarsi in un pericolo. I georgiani temono il buco nero ucraino.
di Fabrizio Vielmini
LA CREDIBILITÀ DELLA FRANCIA È PERDUTA
Parigi vive il conflitto come umiliazione dell’autonomia strategica. Teme di dovervi inviare soldati non a combattere i russi, ma a evitare una guerra civile. La rinuncia alla diplomazia, lasciata a Usa e Cina, è un affronto e un’ammissione di sconfitta.
di Jean-Baptiste Noé
BERLINO E MOSCA TORNERANNO A PARLARSI
Malgrado la retorica, la guerra ucraina finirà con un compromesso in quanto nessuno può vincerla davvero. Zittite le armi, i tedeschi premeranno sui loro politici affinché riallaccino con la Russia. Specie in un mondo in cui l’America non è più arbitro indiscusso.
di Alexander Rahr
Autori
Gli autori del numero di Limes 7/24, Il mondo cambia l'Ucraina.
La storia in carte
Le carte storiche del numero 7/24 di Limes, Il mondo cambia l'Ucraina.