Categoria: Storia
Pagine: 201
ISBN: 8857554058
DOI: G19
Anno: 2019

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Recensione

Scritto da Corrado Palmiero

Cercavo la fine del mare. Storie migranti raccontate dai disegni dei bambini: Nell'agosto 2016 la giornalista Martina Castigliani è partita alla volta della Grecia per lavorare nei centri di accoglienza per migranti, insieme ad altri volontari provenienti da tutto il mondo. La realtà che si è trovata di fronte non poteva non essere raccontata. Questa raccolta di storie rappresenta una testimonianza unica, che intende restituire le vicende di uomini e donne che cercavano la libertà e sono diventati fantasmi a causa dell'indifferenza delle istituzioni e di parte dell'opinione pubblica. Quando la lingua non riusciva a stabilire un contatto con gli intervistati, è stato chiesto loro di esprimersi con i disegni. E se Yassin ha raffigurato la facciata del suo ristorante di falafel ad Aleppo, Mleka e Rava (11 anni) hanno disegnato le facce degli "uomini con la barba" che andavano casa per casa a cercare le persone da uccidere. Dlônan (8 anni) ha tracciato il mare che sembrava infinito e il barcone dove si è nascosto tra le braccia del padre, sperando che il viaggio finisse presto. Sullo sfondo di questa tragedia ci sono i greci, popolo tradito dall'Europa quasi quanto i migranti, ma ancora capace di gesti di grande umanità, come quello di Elias, farmacista che distribuisce farmaci gratuitamente a chi ne ha bisogno. Che si tratti di uomini o bambini, di siriani, curdi, afgani o iracheni, non c'è alcuna differenza: quando i migranti devono disegnare la loro storia, quasi tutti scelgono il pennarello colore blu del mare o rosso del sangue.
In August 2016 journalist Martina Castilians headed to Greece to work in reception centres for migrants along with other volunteers from around the world. The reality that was faced could not be told. This collection of stories is a unique testimony, intending to return the story of men and women who sought freedom, and who have become ghosts because of the indifference of the institutions and of the public. When the language could not establish contact with the respondents, they were asked to speak with the designs. And if Yassin has depicted the fa??ade of his falafel restaurant in Aleppo, Rava and Mleka, eleven, drew the faces of "bearded men" who were going House-to-house searching for people to kill. An odyssey that recalls "in the sea there are crocodiles" from Geda, both for intensity, for both the delicacy with which Martina Castilians tells the story of the countless Enaiatollah Akbari who conducted their own incredible journey. The background of this tragedy there are Greeks, people betrayed by Europe as migrants, but still capable of acts of great humanity, like Elias, pharmacist distributes medicines free of charge to those in need. Whether it's men or children, Syrians or Kurds, there is no difference: when the migrants must draw their story, almost everyone chooses the crayon color blue or red blood.