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L’idea di questo romanzo nasce mentre stavo scrivendo un monologo per il teatro, “Cuore di Migrante”: allorché cercavo di associare frammenti d’idee, piccoli schizzi che mi sfilavano per la testa come a uno scultore in stato d’ebbrezza, ecco che si disegnò un’altra cosa nella mia mente. Cambiai impostazione, presi un foglio al volo e mi misi a scrivere velocemente la trama. Ero agitatissimo per la paura di perdere il filo e penso che quell’attimo improvviso e fugace fu legato alla forte polemica di quella giornata: la foto del sindaco di Milano Beppe Sala seduto su una poltrona da principino insieme a due bambini, uno seduto in modo solenne accanto a lui mentre la bambina afro era aggrappata alle sue caviglie. Quell’immagine avvilente nella sua rappresentatività mi colpì. Rilessi la trama che avevo appena scritto e nella mia mente si materializzò l’idea di un libro che affrontasse il tema della decostruzione dello stereotipo. Con la convinzione che la nostra società, l’Italia, abbia bisogno di nuove voci che possano ricreare una nuova sintesi di visione d’insieme.

Trama
Claudia è un’orfana cresciuta nella città di Milano, passando da una casa-famiglia a un’altra, finché viene affidata a una vecchia vedova senza figli. I continui spostamenti non hanno dato stabilità e possibilità alla giovane donna di istruirsi. Tuttavia ha in dote un dono: la sua bellezza. L’unico strumento a cui aggrapparsi per uscire dalla propria miseria. La sua speranza è di sposare un uomo ricco, ma si renderà presto conto che ciò che piace è solo il suo corpo. Dopo l’ennesima delusione, sente il bisogno di cambiare pelle, per usare a sua volta gli uomini con il fine di diventare la persona più potente della città.

La prefazione è della Giornalista Agatha Orrico. Copertina di Romy Lois Logas