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L200Ai giorni nostri, con i jets che annullano le distanze, la figura del viaggiatore è radicalmente mutata: non si tratta più di raggiungere certi luoghi, ma di farli propri e di passare agli altri le conoscenze acquisite; arrivare in capo al mondo è meno importante di sapere perchè lo si è fatto. Il coraggio, che rimane il primo attributo del viaggiatore, è virtù più necessaria al ritorno che alla partenza; occorre saper rompere con la tentazione di reinserirsi tra le cose d'un tempo come nulla fosse avvenuto, ed operare invece una rottura, anche in se stessi, accettando nuovi concetti di uomo, di spazio, di civiltà. Maraini è forse l'esempio più tipico di questo viaggiatore moderno, che si addentra in realtà fisiche e spirituali sconosciute per penetrarle sino in fondo, non solo con l'intelletto, ma attraverso l'immaginazione, la simpatia, la volontà di capire e di amare - e col desiderio, sempre vivo, di riferire poi con onestà e competenza. Ecco la bussola interiore che lo guida da più di trentacinque anni per l'immenso ed affascinante mondo asiatico, di cui Incontro con l'Asia rappresenta la summa. Qui sono raccolte le pagine migliori - pubblicate e no - di una produzione che ha raggiunto ormai dimensioni e livello di un moderno classico del viaggio. Il lettore seguirà l'autore nelle giovanili spedizioni sul Tetto del Mondo, passando poi in Giappone, che rimane forse l'interesse più autentico ed approfondito di Maraini. Tutte relazioni, esplorazioni, itinerari d'avventura fisica e spirituale, riferitici allo stesso tempo dalla penna e dall'obiettivo, poichè l'autore considera i due strumenti, mezzi paralleli di penetrazione del reale